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21 Gennaio 2021
Bei e Ministero della Giustizia per l’inclusione sociale dei detenuti
È la prima partnership in Ue tra la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il ministero della Giustizia, finalizzata al sistema penitenziario. Mira a ridurre il tasso di recidiva degli ex detenuti e a garantire il loro reinserimento sociale e lavorativo, attraverso nuove soluzioni di finanziamento
È nata una partnership tra l’Unione Europea e il ministero della Giustizia italiano, per l’implementazione di modelli innovativi di finanziamenti, ai fini di contenere i tassi di recidiva degli ex detenuti e garantire il loro reinserimento nella società. Il focus del progetto è per ora limitato alla Lombardia, ma la cooperazione tra la Bei e l’amministrazione italiana fornirà un modello che potrà essere replicato su scala più ampia.
L’Unione Europea darà consulenza al ministero della Giustizia sull’adozione di metodologie innovative di finanziamento e di approvvigionamento di servizi, come i social impact bond, per contribuire a ridurre il tasso di recidiva degli ex detenuti e garantire il loro reinserimento sociale e lavorativo. La consulenza sarà fornita attraverso il Polo europeo di consulenza sugli investimenti (European Investment Advisory Hub – EIAH), finanziato dal gruppo Banca europea per gli Investimenti e dalla Commissione europea, e gestito dalla Bei. il Polo europeo di consulenza sugli investimenti, che è una partnership tra il gruppo Banca europea per gli investimenti e la Commissione europea nell’ambito del Piano di investimenti per l’Europa, sosterrà il ministero nella sua missione di assicurare una transizione graduale dei detenuti nella società, attraverso modelli di finanziamento innovativi, come i social impact bond.
Gli esperti della Bei collaboreranno con il ministero della Giustizia per eseguire uno studio di fattibilità sul lancio di un social impact bond e valutarne l’impatto sociale.
Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: «Il supporto e l’assistenza tecnica consentiranno al ministero della Giustizia di facilitare l’inclusione sociale dei detenuti, prima in Lombardia ma poi si auspica anche in altre regioni. Ciò sarà ottenuto attraverso nuove soluzioni di finanziamento come i contratti a impatto sociale, che non solo aiuteranno il reinserimento sociale ed economico dei detenuti, ma ridurranno anche i costi per la pubblica amministrazione».
I social impact bond, detti anche “pay for success bond”, sono obbligazioni con cui il settore pubblico raccoglie investimenti privati per pagare chi gli fornisce servizi di welfare. Si tratta di soluzioni di finanziamento innovative, orientate ai risultati: la remunerazione dipende dal raggiungimento di un determinato risultato sociale. Il rischio finanziario è condiviso tra pubblico e privato.
«Siamo molto orgogliosi di condividere le nostre conoscenze in questo campo e di vedere che sempre più paesi dell’Ue mostrano interesse per tali modalità innovative di finanziamento di servizi sociali. Sostenere una crescita economica inclusiva che non lasci nessuno indietro è la via da seguire», ha commentato il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, responsabile delle operazioni della Bei in Italia.
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