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05 Agosto 2019
Diplomati al Collegio del Mondo Unito
Vuoi diplomarti al Collegio del Mondo Unito? Visita il sito www.uwcad.it/2019/bando-never-alone
Fai domanda entro il 25 agosto 2019
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Interventi finalizzati alla promozione della cultura del dono e al rafforzamento della filantropia istituzionale.
Rientrano in questo settore i servizi svolti dalla fondazione volti a creare ponti di solidarietà tra le organizzazioni e gli enti finanziatori e anche ad attrarre potenziali enti finanziatori al sostegno di iniziative valutate positivamente dall’Ufficio Studi e Valutazione.
Gli interventi di Protezione e Advocacy si attuano attraverso azioni di tutela e di promozione dei diritti sociali e civili.
La protezione è un mezzo messo in atto per garantire un diritto (qualunque esso sia ma che sia riconosciuto) di un individuo o di un gruppo in condizione di vulnerabilità e del suo ambiente.
Advocacy significa farsi promotore e attivamente patrocinare una causa di un gruppo di persone in condizioni di vulnerabilità o le cui condizioni di vita possono essere migliorate.
L’advocacy si avvale anche dell’uso strategico di informazioni e di risorse (economiche, politiche, ecc.) che permettano di modificare sia le decisioni politiche (legislative, normative, allocative) sia i comportamenti collettivi al fine di innalzare il livello di sensibilità e modificare la percezione su una causa specifica.
L’istruzione è un diritto sancito dalle Nazioni Unite e dalle Carte costituzionali di molti paesi, che va garantito laddove i governi o i sistemi educativi non lo facciano.
La formazione professionale è un veicolo propedeutico per garantire il diritto al lavoro.
Istruzione e formazione a cura di università, istituti professionali e scolastici, enti o associazioni.
Il settore può comprendere: tutti i percorsi educativi formali all’interno di istituti scolastici e universitari o informali, in particolare formazione professionale o alfabetizzazione per adulti, attività ricreative, educative, formative, doposcuola, destinate a gruppi vulnerabili, attori chiave strategici per un paese o un luogo.
Attenzione particolare, nella valutazione, verrà data alla presenza di indici di riuscita di inserimento lavorativo.
Sono compresi nella voce strumenti e mezzi per garantire sia istruzione che formazione, e anche percorsi di sensibilizzazione rivolti a studenti all’interno del ciclo scolastico/formativo.
La povertà, viene definita dall’ISTAT come “un fenomeno che ha manifestazioni multidimensionali di squilibri e contraddizioni strutturali dei meccanismi di sviluppo. Le modalità principali con le quali si manifestano gli squilibri della povertà si possono raggruppare nella difficoltà di accesso al consumo privato, ai beni e servizi di supporto all’esercizio delle potenzialità umane in tutti i campi, difficoltà di accesso per gli individui e le famiglie ai beni di base come la casa, l’acqua, il trasporto, l’energia; difficoltà inerenti la dimensione culturale, impossibilità ad avere una esistenza dignitosa e autonoma”.
Tali squilibri producono difficoltà di accesso, per una parte della popolazione, al diritto di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società.
In sintesi la povertà è il mancato accesso al diritto allo sviluppo.
Il settore può comprendere:
– interventi e servizi ‘a bassa soglia’, indirizzati a persone adulte in situazione di estrema difficoltà;
– interventi di inclusione sociale;
– interventi di ‘housing sociale’ rivolti a persone non abbienti, autonome fisicamente, oppure a beneficiari che non è previsto partecipino attivamente all’erogazione del servizio (o non sono in condizione di farlo).
Implementazione di soluzioni economiche che considerino adeguatamente il contesto sociale, che invochino responsabilità condivise e che possano contenere elementi di replicabilità.
Un’iniziativa che prende l’avvio con una differente finalità può in un momento successivo assumere una valenza di sviluppo socio-economico. Elemento importante è la ricaduta che il progetto può rappresentare nel territorio circostante, anche attraverso la tipologia organizzativa dell’ente che si crea.
Attenzione particolare, nella valutazione, verrà data alla presenza di indici di misurazione di sviluppo.
Il settore può comprendere: attività organizzative, interventi strutturali a beneficio di sistemi politici e amministrativi (nazionali o comunitari), iniziative generatrici di reddito per gruppi di persone specifici.
Gli interventi potranno essere sia in ambito urbano che rurale.
La salute, viene definita nella Costituzione dell’OMS, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, viene quindi considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone.
Questo principio assegna compiti che vanno al di là della semplice gestione di un sistema sanitario. Implica il mutamento di quei fattori che influiscono negativamente sulla salute collettiva e la promozione di quelli favorevoli. In tale contesto, la salute viene considerata più un mezzo che un fine e può essere definita come una risorsa di vita quotidiana che consente alle persone di condurre una vita produttiva a livello individuale, sociale ed economico.
Il settore può comprendere:
– attività intese a mantenere o ripristinare il benessere complessivo della persona;
– iniziative che garantiscano l’accesso alle cure a coloro che vedono negato tale diritto;
– sviluppo, qualificazione e innovazione dei servizi socio-sanitari;
– costruzione, ristrutturazione, arredo e equipaggiamento di edifici o reparti ospedalieri, centri di salute di base, dispensari;
– formazione di personale sanitario (amministrativo, medico e infermieristico) e di agenti di salute comunitaria;
– sensibilizzazione sui temi della salute.
Acqua
–
Come bene da valorizzare, preservare e mantenere. L’attenzione è rivolta ad iniziative che migliorino l’accesso all’acqua, avvalendosi della partecipazione della popolazione locale e di modalità di coinvolgimento formativo per la preservazione a beneficio delle generazioni future.
Comprende: sistemi e bacini idrici (multidestinazione: uso civile, allevamento e agricoltura); difesa, preservazione e accesso all’acqua, gestione delle acque reflue, formazione e sensibilizzazione sul tema.
Ambiente
–
Il settore, al di là della tutela della natura, pone l’attenzione alle interazioni tra le dinamiche sociali ed economiche e l’ambiente. Uno sviluppo sostenibile dovrà tenere conto di una maggiore responsabilità nei confronti degli ecosistemi, dalla cui salute dipende ogni forma di vita e di attività economica e sociale.
Comprende: tutela e difesa del territorio; bonifiche ambientali; gestione dei rifiuti; uso di energie alternative; conflitti ambientali; formazione e sensibilizzazione sul tema.