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“Senza residenza si è costretti a diventare invisibili”

È disponibile online il terzo quaderno di formazione della collana “Sguardi”: un approfondimento sulla residenza anagrafica per le persone senza dimora e la loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale con statistiche, aggiornamenti legislativi, esperienze concrete e proposte rivolte alle istituzioni, agli enti locali e alle comunità parrocchiali.

«Senza residenza si è costretti a diventare invisibili e viene meno la cittadinanza ed è per questo che il primo passo da compiere per aumentare la sicurezza di tutti è quello di tutelare i diritti di chi è ai margini». Così il diacono Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, ha presentato il quaderno di formazione “Invisibilità e diritti”, terzo numero della collana “Sguardi”, nel corso dell’incontro online del Manuale operativo dei diritti, trasmesso il 18 settembre sul canale YouTube di Caritas Roma. Un approfondimento sulla residenza anagrafica fittizia per le persone senza dimora e sulla loro iscrizione al Servizio sanitario nazionale; un quaderno dedicato agli animatori parrocchiali con statistiche, aggiornamenti legislativi, esperienze concrete e proposte rivolte alle istituzioni, agli enti locali e alle comunità parrocchiali.

«La prima grande mancanza per coloro che vivono in strada – ha dichiarato Trincia nella presentazione -, oltre ad un tetto decoroso, è l’assenza di diritti e, con essa, la privazione della dignità di essere umano. L’invisibilità di queste persone è paradossale ma sostanziale. Paradossale perché la loro condizione in realtà è ormai molto evidente, lungo le strade, nelle piazze, nei pressi di giardini e stazioni, alberghi e ristoranti. Sostanziale perché la mancanza della residenza le rende sconosciute ai servizi sociali, al sistema sanitario, alla previdenza e, spesso, anche alla giustizia».

https://www.caritasroma.it/

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